Olga e Wilma, le nostre nuove TBM

Olga e Wilma sono le nostre due nuove frese, che a breve solcheranno le Alpi per contribuire alla costruzione della Galleria di Base del Brennero. Ma cosa si cela dietro a questi nomi così particolari? Scopriamolo insieme.

 

Ormai lo sapete: in autunno vedremo all’opera Olga e Wilma, le due nostre nuove frese che, nel cantiere “H53 Pfons-Brennero”, scaveranno in direzione nord nelle gallerie principali est e ovest. Saprete anche che questi nomi sono frutto di una proficua collaborazione con RegionalMedien Tirol, che ci ha permesso di ricevere moltissime proposte di nomi, tutte originali e degne di nota. E alla fine, tra i molti che hanno accettato la sfida, hanno vinto le signore Morandell e Wolf, con “Wilma” e “Olga”. Ma cosa si cela dietro a questi nomi così particolari?

 

La Galleria di Base del Brennero: determinazione e forza di volontà per realizzare un’opera straordinaria

Helga Morandell non ha dubbi: il progetto della Galleria di Base del Brennero viene portato avanti con grande determinazione. Proprio per questo ha scelto il nome Wilma per la fresa che scaverà la galleria di linea ovest. “Wilma è la forma femminile di Wilhelm e il nome Wilhelm deriva da willio (volontà) e helm (casco protettivo). In relazione alla Galleria di Base del Brennero, si può dire chiaramente che la realizzazione del “progetto del secolo” viene portata avanti con grande determinazione. A tutti i decisori precedenti e attuali si può quindi riconoscere una forza di volontà assoluta. La protezione è inoltre un tema fondamentale, soprattutto nel campo dell'ingegneria civile”.

 

Anche Elisabeth Wolf è dell’avviso che ci troviamo di fronte a un’opera unica. “Olga significa “benedetta". Proprio quella benedizione che assiste ogni giorno gli operai nelle nostre montagne e che li porta a compiere opere straordinarie”.

 

Determinazione e forza di volontà, quindi, ma non solo. Anche la protezione costante di Olga sarà un ingrediente fondamentale per il prosieguo del nostro progetto. Grazie ancora a tutte le persone, non solo tirolesi e non solo sudtirolesi, che hanno proposto i loro nomi in modo così originale e innovativo. Questa è un’ulteriore conferma di come il progetto della Galleria di Base del Brennero sia seguito e ammirato in varie regioni e paesi, con un importante obiettivo: unire i popoli e le culture in maniera efficiente e sostenibile.