Guido Tonelli, scopritore del bosone di Higgs, ospite di BBT

BBT SE - Non solo Tunnelling!

La conoscenza, il progredire della conoscenza, la comprensione di ciò che non si conosce ancora, il fascino di ciò che è ignoto penso sia fra le cose più belle e stimolanti della nostra vita: cercare, studiare, imparare scoprire, e condividere ciò che si è scoperto.

Ci affascina, allora, la domanda più antica che l’essere umano si è posto: Da dove veniamo, chi siamo, dove siamo, e che fine faremo.

Il problema dell’origine e della fine dell’universo ha affascinato tanti personaggi nei quali ci siamo imbattuti nei nostri studi: Dopo Esiodo (la sua Teogonia risale a 2700 anni fa), c’è stato Talete, Anassimandro con la sua Arché, Anassimene, e quindi Aristotele. E poi Tolomeo, Dante, S.Tommaso d’Aquino, e tanti  altri ancora.

Ma anche successivamente, ben dopo i presocratici e sino ai giorni nostri, tanti altri hanno affrontato il problema della origine e della struttura dell’universo. Fra questi dobbiamo per forza citare Galileo Galilei, che aveva osato contraddire l’immobilismo aristotelico, imperante nel 1600, pensando che la Chiesa avrebbe accettato il suo rivoluzionario DIALOGO SOPRA I due MASSIMI SISTEMI; in ciò sbagliava, e per questo fu dall’Inquisizione condannato all’ergastolo.

Ma venendo ai giorni nostri, nelle poesie, nelle canzoni, che sono un po’ la colonna sonora della nostra vita, ancora troviamo quesiti e risposte sull’origine e sulla struttura dell’Universo.

Ungaretti, nel 1952, guardando al cielo stellato scriveva: “da quella stella a quell’altra si carcera la notte; in turbinante, vuota dismisura. Da quella solitudine di stella, a quella solitudine di stella.”

Nel 1977 Lucio Battisti pubblicò il suo strepitoso Album IO TU NOI TUTTI, Lucio Dalla lanciò COME è PROFONDO IL MARE, I Pink Floid pubblicarono Animals, Brian Eno uscì con BEFORE AND AFTER SCIENCE, Fabrizio De Andrè compose uno dei suoi album più belli, RIMINI, che uscì l’anno seguente 1978. Cominciavamo tutti ad ascoltare ed apprezzare Bono ed Evans, Adam Clayton e Larry Mullen che l’anno prima nel 1976 a Dublino avevano costituito gli U2, che ci avrebbero accompagnati sino ad oggi con i loro concerti live (vedasi Roma l’anno scorso) e con pezzi che sarebbero stati la colonna sonora della nostra vita.

Fra tanti grandi, nel suo piccolo, Alan Sorrenti, che così grande non lo è mai stato, cantava FIGLI DELLE STELLE “NOI SIAMO FIGLI DELLE STELLE, FIGLI DELLA NOTTE CHE CI GIRA INTORNO, COME LE STELLE NOI NELLA NOTTE CI INCONTRIAMO……”

Anche lui, come Esiodo, ha tentato di darci una spiegazione sull’origine del mondo, sulla nostra origine; Alan Sorrenti, nel 1977, ci aveva detto, ci aveva cantato!, che siamo immersi in un universo buio e freddo e che deriviamo dalle stelle. Chissa’ che forse aveva un po’ ragione anche lui, come Esiodo?!

Anche noi, in BBT SE, fra un avanzamento e l’altro, fra uno spritz-beton ed un concio in cls prefabbricato, una convergenza radiale ed una deformazione longitudinale dell’ammasso che attraversiamo, ci siamo lasciati affascinare da queste diverse tematiche ed abbiamo compiuto un volo virtuale nel nostro Universo, guidati da un comandante d’eccezione, quale il prof. Guido Tonelli, Direttore presso il CERN di Ginevra del progetto CMS (Compact Muon Solenoid) che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs, cui dobbiamo l’esistenza dell’Universo e la nostra esistenza, nella forma che ci è familiare.

Abbiamo compiuto questo volo il giorno 20 febbraio 2018, nella evocativa sala conferenze del BBT Infopoint presso il forte di Fortezza, e ne siamo stati fortemente colpiti.

Rapiti dal prof. Tonelli, abbiamo compiuto una bellissima avventura sino ai confini spaziali ed oltre l’origine temporale del nostro Universo, ed acquisito informazioni e concetti in grado di modificare sensibilmente alcune nostre convinzioni e modi di essere, di pensare e di credere.