Fassung 2 / Edizione n°2 vom / del 15.12.2011
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15.
COMUNICAZIONE E FORMAZIONE SUL MODELLO ORGANIZZATIVO
Il Modello ed i suoi allegati rispondono a specifiche prescrizioni contenute nel Decreto e sono finalizzati a prevenire la
commissione di particolari tipologie di reati che generano, a fianco della responsabilità penale dei soggetti attivi, anche la
responsabilità amministrativa della Società.
Per il Modello in particolare è prevista un’apposita azione di comunicazione e formazione volta a rendere noti i contenuti del
Decreto ed i suoi impatti per i collaboratori della Società. Le modalità di comunicazione e formazione sono definite dall’azienda
e rientrano nell’ambito di appositi programmi di aggiornamento professionale, rispetto ai quali sono previste le necessarie
verifiche da parte dell’Organismo di Vigilanza in merito alla frequenza e qualità del contenuto.
Gli aggiornamenti ed adeguamenti del Modello, o dei Protocolli ad esso connessi, sono comunicati all’Organismo di Vigilanza e
diffusi mediante apposite comunicazioni inviate a mezzo e-mail o pubblicate sul sito internet della Società o sulla rete intranet;
se del caso, la Società predispone sessioni informative e illustrative degli aggiornamenti e adeguamenti più rilevanti.
Come detto, esso è strutturato al fine di esplicare la sua valenza sia in Italia sia in Austria, con riferimento alla specifica
normativa in vigore.
15.1.
LA COMUNICAZIONE INIZIALE
L’adozione del presente Modello Organizzativo è comunicata a tutte le risorse dell’azienda al momento della sua delibera di
approvazione. Ai nuovi dipendenti e collaboratori viene consegnato un set formativo tramite il quale assicurare agli stessi
conoscenza e comprensione dei meccanismi e delle logiche del D.Lgs. n. 231/2001 e del Modello Organizzativo della Società.
La Direzione Risorse Umane, in coordinamento con l’Organismo di Vigilanza, valuta l’opportunità di inserire, tra i criteri di
assunzione del personale, la condivisione dei valori espressi dal presente Modello e la predisposizione ad osservare gli stessi.
Per i terzi destinatari, tenuti al rispetto del Modello, è reso disponibile un estratto dello stesso. Nell’estratto dovranno essere
specificate le sanzioni previste per i Collaboratori esterni, le Società di Service ed i Partner; tutti costoro dovranno essere
informati dell’avvenuta pubblicazione dell’estratto sul sito internet, con le modalità ritenute più adeguate.
Dell’avvenuta consegna e degli impegni da parte dei destinatari al rispetto delle regole previste dal Modello, viene conservata
traccia documentale agli atti dell’Organismo di Vigilanza.
15.2.
LA FORMAZIONE
L’attività di formazione finalizzata a diffondere la conoscenza del Decreto, del Modello e delle regole di condotta è già stata
svolta da BBT SE ed era differenziata, nei contenuti e nelle modalità di erogazione, in funzione della qualifica dei destinatari e
del livello di rischio dell’area in cui operano .
Essa, in quanto obbligatoria, è stata stabilita dalla Società all’atto dell’adozione del Modello e sarà disposta, successivamente,
in occasione di sue successive variazioni ed integrazioni.
BBT SE fissa preventivamente il contenuto minimo dei corsi, la loro frequenza, l’obbligo di partecipazione, le modalità con le
quali eseguire i controlli che tutto quanto stabilito sia stato realizzato. Una specifica formazione per l’Organismo di Vigilanza,
almeno annuale, deve essere parimenti prevista.