Seite 14 - BBT_Modello Organizzazione GestioneControllo

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Fassung 2 / Edizione n°2 vom / del 15.12.2011
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da persone cui facciano capo, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso (i cosiddetti “soggetti apicali”), l'ente non
risponde se prova che:
l'organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e
gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello e di curarne l'aggiornamento è stato affidato a un
Organismo dell'ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente il Modello;
non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell'Organismo di controllo.
Nel caso in cui il reato sia stato commesso da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti sopra
indicati, l'ente è responsabile se la commissione del reato è stata resa possibile dall'inosservanza degli obblighi di direzione o
vigilanza.
Tale inosservanza è in ogni caso esclusa se l'ente, prima della commissione del reato, ha adottato ed efficacemente attuato
un Modello idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi.
Per maggiore completezza il presente documento è completato nella Parte Speciale da schede che illustrano con chiarezza le
fattispecie di reato previste dal Decreto.
Per ogni reato una apposita scheda riporta:
il testo dell’articolo di legge e la finalità normativa perseguita attraverso la previsione di tale reato;
i soggetti attivi;
i presupposti e modalità di commissione del reato.
Tali schede esplicative riguardano i reati riportati nelle seguenti disposizioni del Decreto:
art. 24 (indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di
erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello stato e di un ente pubblico);
art. 24 bis (delitti informatici e trattamento illecito di dati);
art. 24 ter (delitti di criminalità organizzata);
art. 25 (concussione e corruzione);
art. 25 bis (falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo);
art. 25 bis.1. (delitti contro l’industria e il commercio);
art. 25 ter (reati societari);
art. 25 quater (delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico);
art. 25 quater.1 (pratiche di mutilazione di organi genitali femminili);
art. 25 quinquies (delitti contro la personalità individuale);
art. 25 sexies (abusi di mercato);
art. 25 septies (omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme
antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro);
art. 25 octies (ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita);
art. 25 novies (delitti in materia di violazione del diritto d’autore)
art. 25 decies (induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria)
art. 25 undecies (reati ambientali)