DIE TBM TUNNELBOHRMASCHINE

6 I nastri trasportatori dello scavo meccanizzato avevano una capacità di 600 tonnellate di smarino (trasporto del materiale) all’ora. Nella testa fresante, 46 dei taglienti a disco erano dotati del sistema innovativo DCLM (Disc Cutter Load Monitoring). Questo misurava il carico di taglio che agisce sui taglienti a disco, permettendo di trarre conclusioni sulle condizioni del fronte di scavo e di ottimizzare così i parametri di scavo. Altri cinque taglienti a disco sono stati dotati di sistema DCRM (Disc Cutter Load Monitoring), che monitorava la rotazione e la temperatura dei taglienti a disco, così da poter ottimizzare gli intervalli di manutenzione dell’attrezzatura. Un sistema di telecamere inviava inoltre foto del fronte di scavo ai monitor nella postazione di controllo. La fresa ha potuto così superare le zone di faglia. Un’importante particolarità della fresa “aperta” con gripper è, come indica il nome, la struttura con uno scudo relativamente corto dietro la testa fresante. Ciò ha permesso una visuale diretta sulla roccia, in particolare nel cunicolo esplorativo, che non venisse ostacolata da uno scudo d‘acciaio. Un netto vantaggio per i nostri professionisti alle prese con la valutazione della roccia da attraversare. Fornitura della TBM La TBM ha ricevuto anche supporto logistico: una particolarità della costruzione della Galleria di base del Brennero è l‘impiego di diversi “veicoli multiservizio” (Multiservice Vehicles - MSV): si tratta di innovativi treni di approvvigionamento su ruote. Il compito di questi veicoli era trasportare alla fresa i materiali di costruzione e i prefabbricati, che in seguito allo scavo della galleria con TBM formano, una volta allineati, la massicciata (i cosiddetti “conci di base”). Die Förderbänder des maschinellen Vortriebs hatten eine Kapazität von 600 Tonnen Ausbruchsmaterial pro Stunde. Im Bohrkopf waren fünf der 46 Schneidrollen mit dem innovativen System DCLM (Disc Cutter Load Monitoring) ausgestattet. Es maß die auf die Schneidrollen wirkende Schneidlast, die Rückschlüsse auf die Beschaffenheit der Ortsbrust und dadurch eine Optimierung der Vortriebsparameter erlaubte. Weitere fünf Schneidrollen waren mit dem System DCRM (Disc Cutter Rotation Monitoring) ausgestattet, das die Drehbewegung und Temperatur der Schneidrollen überwachte, wodurch die Werkzeugwartungsintervalle optimiert werden konnten. Zusätzlich lieferte ein Kamerasystem Fotos der Ortsbrust auf die Monitore des Steuerstandes. So wurden von dieser TBM auch Störzonen gemeistert. Eine wichtige Besonderheit der „offenen“ Gripper-Maschine ist – wie der Name schon sagt – ihre Bauart mit einem vergleichsweise kurzen Schild hinter dem Bohrkopf. Dies ermöglichte gerade im Erkundungsstollen eine direkte Sichtung des Gebirges, da der Blick auf den Fels nicht durch ein Stahlschild verdeckt wird - ein wesentlicher Vorteil für unsere Fachleute bei der Beurteilung des zu durchörternden Gesteins. Versorgung der TBM Diese TBM hatte auch logistische Unterstützung: Eine Besonderheit beim Bau des Brenner Basistunnels ist der Einsatz mehrerer Multiservice Vehicle (MSV) – das sind innovative Versorgungszüge auf Rädern. Ihre Aufgabe war es, das Baumaterial und Fertigbetonteile, welche aneinandergereiht nach dem maschinellen Tunnelausbruch die Fahrbahn bilden („Sohlsteine“), zur Tunnelbohrmaschine zu bringen. DIE TBM TUNNELBOHRMASCHINE

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