DIE TBM TUNNELBOHRMASCHINE

5 LA TBM TUNNEL BORING MACHINE La cosiddetta TBM “chiusa” esegue, oltre allo scavo, anche il rivestimento definitivo delle pareti della galleria, posizionando con un sistema meccanico automatizzato i “conci”, elementi prefabbricati a forma d’arco in calcestruzzo che, una volta allineati, costituiscono l’anello del rivestimento definitivo. Si tratta della tipologia di TBM maggiormente utilizzata per la realizzazione della Galleria di base del Brennero. La TBM “aperta” esegue invece soltanto lo scavo. L’operazione di rivestimento viene realizzata successivamente da parte degli operai che lavorano in galleria, i quali montano le reti in acciaio e ricoprono le pareti della galleria con calcestruzzo proiettato (spritz beton). Fresa “aperta” con gripper Il 26 settembre 2015 è stata attivata la prima TBM sull’area di progetto austriaca presso il lotto costruttivo “H33 Tulfes-Pfons”; la fresa è stata battezzata “Günther”. Partendo dal cantiere di Ahrental presso Innsbruck, la fresa si è fatta strada verso sud, scavando il tratto del cunicolo esplorativo verso il confine di Stato del Brennero. Ha avanzato attraverso la montagna con una potenza pari a 4.760 cavalli. Messa in esercizio Esattamente tre mesi fa è giunto a destinazione il primo di 75 trasporti eccezionali per le componenti della fresa. La componente più pesante pesava 120 tonnellate. In tre mesi, lavorando notte e giorno, è stata montata la macchina di scavo, con un peso pari a 1.800 tonnellate. Tutta la parte anteriore della macchina è stata assemblata a una profondità di 3,5 chilometri, direttamente nella montagna, in un camerone di montaggio grande 120x15x15 metri. La struttura a traino, lunga circa 200 metri, è stata assemblata in parti all’aperto, nell’area di cantiere, e poi trasportata in sotterraneo attraverso la galleria di accesso. Die sogenannte „geschlossene“ TBM führt neben dem Vortrieb auch die Innenauskleidung der Tunnelwände aus. Dabei werden vorgefertigte, bogenförmige Betonelemente (Tübbinge), die aneinandergereiht den Ring der Innenschale bilden, mit einem automatisierten, mechanischen System montiert. Diese Art von Tunnelbohrmaschine kommt beim Brenner Basistunnel am häufigsten zum Einsatz. Die „offene“ TBM führt hingegen nur die Vortriebsarbeiten aus. Die Auskleidung wird anschließend von den Tunnelbauarbeitern ausgeführt. Sie montieren Stahlgitter und kleiden die Tunnelwände mit Spritzbeton aus. „Offene“ Gripper TBM Am 26. September 2015 wurde die erste TBM auf österreichischem Projektgebiet namens „Günther“ beim Baulos „H33 Tulfes-Pfons“ angedreht. Sie nahm, ausgehend von der Baustelle im Ahrental bei Innsbruck, Fahrt Richtung Süden auf und öffnete den Erkundungsstollenabschnitt in Richtung Brennergrenze. Mit einer Leistung von knapp 4.760 PS arbeitete sie sich durch den Berg. Inbetriebnahme Genau drei Monate zuvor traf der erste von 75 Spezialtransporten mit den Bestandteilen dieser TBM ein. Das schwerste Einzelteil wog 120 Tonnen. In dreimonatiger Tag- und Nachtarbeit wurde das 1.800 Tonnen schwere Vortriebsgerät montiert. Der gesamte vordere Teil der Maschine wurde in einer 120x15x15 Meter großen Montagekaverne, welche sich 3,5 Kilometer im Berg befindet, zusammengebaut. Die ca. 200 Meter lange Nachläuferkonstruktion wurde auf der Baustelleneinrichtungsfläche an der Oberfläche teilweise montiert und anschließend durch den Zufahrtstunnel unter Tage gebracht.

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